Santa's Secret

Quest Natalizia

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  1. Kaori Nakamura
     
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    Santa's Secret


    "Santa Claus, Père Noël, Father Christmas, Papá Noel, Weihnachtsmann o … semplicemente Babbo Natale se vuoi.
    Puoi chiamarlo come preferisci, ma lui, un signore in carne, dal vestito rosso, capello a punta e lunga barba bianca è davvero un tipo in gamba perché tutti gli anni a Natale riesce a portare un regalo a tutti i bambini sulla terra. Ai buoni qualcosa di bello, ai cattivi carbone o letterine dove spiega perché non gli farà il regalo.
    Ma questo penso tu già lo sappia, no? Lui non ha bisogno di presentazioni. Semmai... ti starai chiedendo chi sia io.
    Piacere di conoscerti, mi chiamo Cupido!
    Ma no, non sono quel tipo con le ali che tira frecce a caso alle persone per farle innamorare. Io pure volo, ma vedi le corna sopra la mia testa? Io sono una delle renne che trainano la slitta piena di doni di Babbo Natale.
    Si si lo so! Stanotte è la vigilia di Natale e non dovrei essere qui a parlare con te, ma se ti disturbo è perché ho, anzi abbiamo, davvero bisogno del tuo aiuto. La mia magia sta’ per finire e non potrò parlarti ancora per molto quindi ascoltami attentamente.
    Io, Babbo Natale e le altre renne volavamo in cielo nei pressi della piazza principale di Vienna quando improvvisamente siamo stati bombardati da delle palle di neve piene di chiodi che ci hanno costretto ad un atterraggio di emergenza. Alcune mie amiche hanno riportato delle ferite e contusioni non da poco, Babbo Natale è stato colpito in testa e non si sveglia, Rodolfo non l’ho più visto dopo l'atterraggio, mentre io, Ballerino e Cometa abbiamo cercato di difendere la slitta da una figura nera che non siamo riusciti a vedere bene per via del cappuccio che portava. Questo essere misterioso è riuscito a prendere la sfera di vetro che racchiude il segreto di Babbo Natale. Senza quella sfera milioni di bambini, compreso Te, non riceveranno il loro regalo. Ti prego aiutaci se puoi, so che sei un bambino dotato di grandi capacità. Il mio tempo è al limite, quindi devo salutarti, ma ti prego vieni a soccorrerci e porta anche qualcosa con te per …"


    Ti svegli nel tuo letto e non sai bene se stavi sognando o meno. E' la vigilia di Natale e per qualche motivo tu ti trovi proprio a Vienna. Fuori fa freddo, è tutto innevato ma non sta nevicando in quel momento. Sei solo un bambino, ma sembra che qualcuno abbia fiducia in te.


    Ecco a Voi, Kurosaki Ichigo88, AshuraRulez ed Elizabeth Mary la nostra prima quest natalizia. Spero vi divertirete e io solo nel pensare a tutto sono emozionata. Non mastero da un po’ quindi scusatemi se mi vedete arrugginita in certi punti. XD

    Incipit: Agite come preferite, ma ricordatevi di portare almeno un oggetto (max 2) a vostra scelta con voi per … decidete voi, Cupido non vi ha potuto dire in tempo di cosa necessitava.
    Finite il vostro turno in 1 dei seguenti modi, senza fare necessariamente quello che scrivono prima di voi:
    - Arrivate nella piazza principale per cercare la slitta caduta
    - Uscendo di casa incontrate un tipo con un lungo soprabito nero con un cappuccio in testa
    - Decidete di riaddormentarvi

    Ordine Turno: Libero

    Info Aggiuntive: Vedesi post, Bando e Regolamento quest Qui
     
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    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Era la Vigilia del Santo Natale e tutti i bambini erano già a letto da tempo. tutti aspettavano l’arrivo di un vecchietto gentile vestito di rosso con inserti di pelliccia candida come la neve. Tutti, sia grandi che piccini, aspettavano l’arrivo di Babbo Natale.
    Le letterine erano scritte da tempo e consegnate agli elfi laboriosi che le avevano consegnate al Signore in rosso e quest’ultimo aveva preparato ogni cosa per il giorno di Natale.

    Molti credevano in lui, ma altri no. Ogni cosa era rappresentata a regola d’arte ogni anno tanto da allietare le feste invernali per i più piccini. La tradizione voleva che ogni anno tutto il mondo si addobbasse a festa per l’arrivo di una fantastica ricorrenza. Anche un bambino, dall’arancio crine, si stava preparando trepidante per l’arrivo di Babbo Natale. Era Ichigo che nonostante la sua innocenza fanciullesca si era preparato a dovere. Prima di addormentarsi aveva fatto il punto della situazione.*

    °Il latte e i biscotti li ho preparati. Ora meglio dormire o se no il Vecchietto mi scopre sveglio e non mi lascia nulla.°

    *Il pargolo era nel suo lettuccio ignaro dei sogni che avrebbe fatto.
    Gli ci volle poco per addormentarsi dolcemente iniziando a sognare fantastiche avventure armato come uno spadaccino senza macchia e senza paura inconsapevole che un futuro lontano le avrebbe vissute in primissima persona.
    La sua mente era libera e serena tanto che sembrava vagare nel mondo dei sogni con una leggerezza quasi innaturale.
    Tutto era sereno e tranquillo tanto che il giovane Ichigo riposava dolcemente nel suo lettuccio quando improvvisamente qualcosa catturò la sua attenzione.
    Il sonno venne disturbato da qualcuno che gli chiedeva aiuto. Era Cupido, una delle renne di Babbo Natale gli stava chiedendo aiuto. Diceva che qualcuno li aveva abbattuti e portato via il “Segreto di Babbo Natale”. La sua magia stava svanendo. Bisognava fare in fretta.
    Dal canto suo Ichigo si spaventò un poco. Non riusciva a comprendere se quello era l’incipit di un brutto incubo o veramente il Vecchietto in rosso aveva bisogno d’aiuto. Tra l’altro come poteva un bambino come lui essere in grado di salvare qualcuno o vivere un’avventura come quella. Il suo animo era diviso in due, da una parte una vocina gli suggeriva di scacciare quel pensiero e ritornare a dormire e sognare altro, l’altra lo esortava a intraprendere quell’avventura. Dopo tutto era in gioco la felicità di tutti i bambini del mondo.
    Fu così che il giovane Ichigo si destò dal suo letto notando una cosa alquanto strana dalla finestra. Il paesaggio era cambiato. Non vedeva più la solita strada del villaggio, ma una bella città che aveva imparato da poco, prima delle vacanze, a conoscere. Era Vienna. Fuori nevicava e faceva freddo, ma non si perse d’animo il ragazzino che si vestì di tutto punto per correre in aiuto di Babbo Natale.*

    Devo fare presto. Cupido mi ha detto di portare delle cose, ma cosa di preciso.

    *Purtroppo Cupido non ebbe il tempo sufficiente di spiegargli cosa dovesse portare, ma fu la fantasia del bimbo a colmare quella lacuna. Infatti il ragazzino si armò con un wakizashi di legno, dopo tutto fin da qualche anno coltivava quella passione delle spade, e una calda sciarpa bianca con un motivo a quadri. Dopo tutto era meglio coprirsi bene dal freddo.
    Quando ormai era tutto pronto il ragazzino si mosse verso la porta della sua abitazione, più che sua era di chi si prendeva cura di lui, e piegata la maniglia fece per uscire tutto determinato a prestar soccorso al povero Santa Claus.
    Improvvisamente si arrestò di colpo proprio un attimo dopo varcata la porta. Davanti a lui si manifestò un misterioso figuro avvolto da un lungo soprabito nero. La di lui identità era celata da un cappuccio calato sulla testa.
    Sulle prime il ragazzino dall’arancio crine rimase colpito da quell’essere. Non sapeva se era un nemico o un amico. Più la prima probabilmente visto che Cupido gli aveva detto che a rubare il “segreto di Babbo Natale” era stato qualcuno in nero con un cappuccio sulla testa.
    Raccogliendo tutta la determinazione che aveva in corpo Ichigo puntò quel figuro con la sua arma di legno pronto a caricarlo se quello avesse fatto un minimo movimento.*
     
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  3. AshuraRulez
     
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    Volete sapere una cosa? me ne infischio di tutto quanto. Io torno a letto. Con voi non ci parlo più uffa.
    ...
    Ma si dai forse è bene che vi racconto una storia. Una storia che ha veramente dell’assurdo, ma chi sono io per giudicarla? Dopo tutto ho solo sette anni e sono già completamente pazzo ... o così credo ahahahah

    Bene tutto è cominciato quella notte. La fatidica Vigilia di Natale. Sapete cos’è no? Radio tu? E tu Diario?
    ...
    No ... beh non importa.
    Dov’ero rimasto? Ah si. Tutto è iniziato quella sera. Me ne stavo seduto sul mio letto a pensare se avevo preparato tutto quanto per la venuta di Babbo Natale. Molti mi dicevano che non esiste, qualcuno dice che esiste, ma dove sta la verità? Boh ... non lo so ... Ho solo sette anni, ma questo l’ho già detto.
    Andiamo avanti. Dopo tutto indietro non si può tornare.

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Me ne stavo li a pensar a tutto quanto caramelle, dolci, biscotti, trappola, latte. Come dite? Trappola? Beh dovrò pur scoprire la verità no? Ebbene si. Ho piazzato una trappola per il buon Natalino. Voglio veramente scoprire se esiste davvero oppure no. E’ da qualche anno che la piazzo, ma quel vecchio me la fa sempre in barba ogni volta uffa.
    Comunque sono li che penso a tutto quanto quando mi addormento seduto sul letto e lascio la mia folle mente diabolica immaginare alle pazzie che potrei realizzare prima che tutti si svegliano così da farmi delle grasse e grosse risate ahahahah

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Ehi tu! Questa è la mia storia. Come dici? Babbo Natale è nei guai grossi? Avete bisogno d’aiuto? E lo chiedete proprio a me? Voi siete del tutto pazzi ... ah no ... il pazzo sono io eheheh
    Eh si. Ora in tenera età sto manifestando i primi sintomi d’instabilità mentale. Dopo tutto la “normalità” non so cosa sia.
    ...
    Perché ogni volta perdo il filo del discorso?
    ...
    Dov’ero mio Caro Diario? Come dici? Non hai preso appunti? Uffa. Va beh ...
    Ricomincio. Era la Vigilia di Natale ... ah ecco ... un certo Cupido mi ha parlato il sonno e mi ha anche svegliato di soprassalto. Vuole il mio aiuto per salvare Babbo Natale e il suo segreto, ma sapete che vi dico? Non ci credo. In fin dei conti Natalino è sempre riuscito a cavarsela no? Ce la farà anche questa volta.
    Sento freddo ed è meglio che mi metta sotto le coperte questa volta.
    Buonanotte a tutti e sogni pazzi a voi ahahah

    Zzzzzzzz zzzzzz zzzzzzz



    mie parole - narrazione al diario (o chi ne fa le veci) - [diversi colori per indicare chi parla]
     
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  4. Elizabeth Mary
     
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    La sera della vigilia di Natale, come tutti i bambini del mondo, anche la piccola Elizabeth era andata a letto presto perché che doveva assolutamente dormire nella speranza che Babbo Natale le portasse dei bei doni. Purtroppo però il suo sonno venne turbato dall’apparizione della renna Cupido che le chiedeva aiuto perché un uomo incappucciato aveva scagliato delle palle di neve e chiodi contro la slitta di Babbo Natale finendo per farla atterrare in malo modo nella pizza principale di Vienna, con l’aggravante che Santa Claus era svenuto e alcune renne ferite. Cupido, infine la invitò a portare con sé un oggetto utile, ma non le disse cosa perché svanì di prima di poterlo fare.
    Elizabeth improvvisamente si svegliò di soprassalto nel suo letto molto agitata. Aveva solo fatto un sogno dettato dalla sua fantasia di bimba di soli 7 anni oppure aveva davvero ricevuto una reale richiesta di aiuto?
    Ci pensò un attimo e le venne la soluzione guardando l’orologio appeso nella sua stanza.

    °Mamma dice sempre che Babbo Natale viene intorno alla mezzanotte per questo devo dormire a quell'ora se voglio un regalo, ma sono le 2 quindi se trovo il regalo ho solo fatto un brutto sogno, altrimenti Babbo Natale e le Renne hanno davvero bisogno di me!°

    Di corsa saltò giù dal letto e corse fuori dalla sua cameretta, attraversò il corridoio e arrivò alla porta del salotto e si fermò prima di entrare.

    °Spero davvero che ci sia il mio regalo di già, ti prego fai che ci sia …°

    Pensò impaurita e desiderando davvero di aver solo fatto un piccolo incubo, poi sbirciò aprendo lentamente e di poco la porta. Sfortunatamente il latte, i biscotti e le carote erano al loro posto sul vassoio che la sera prima aveva preparato per il signore dalla barba bianca e i suoi inseparabili compagni e da quello che poteva vedere non vi era nessun pacchettino sotto l’Albero di Natale.
    Incredula aprì di più la porta ed entrò nella stanza sperando che il suo regalo fosse stato messo sul divano, sul tavolo, dentro la credenza, su una sedia o in un qualunque altro posto nella stanza. Non c’era nessun regalo per lei e si sedette sul divano fissando esterrefatta il vassoio sul tavolo.

    °Non ci posso credere … allora davvero loro hanno bisogno di me! Devo andare ad aiutarli e portargli qualcosa che li aiuti, ma cosa?°

    Passò qualche istante mentre Elizabeth si guardava intorno alla ricerca di qualcosa che la ispirava e ripensò anche al fatto che era una fortuna che lei si trovava a Vienna proprio in quei giorni. Infatti era li perché i suoi genitori essendo commercianti erano andati in quella città per partecipare ai mercatini di Natale e guadagnare qualcosa.
    Improvvisamente ebbe un’illuminazione e corse in camera sua cambiandosi per uscire con tanto di sciarpa, capello, guanti e cappottino imbottito.

    °Quando quella volta la mamma svenne papà le diede dei biscotti per farla stare meglio, quindi posso aiutare così Babbo Natale e per le Renne porterò una scatola di cerotti così curerò le loro ferite come fa la mamma con me.°

    Senza fare rumore per non farsi scoprire dai suoi genitori si procurò una scatola di cerotti dal mobiletto in bagno che mise in una tasca del giacchetto e un pacco di biscotti in cucina, poi andò verso l’ingresso di casa e uscì.
    Era tutto innevato ma per fortuna non nevicava, corse verso la piazza principale stringendo a sé i biscotti desiderosa di aiutare Babbo Natale e le Renne.
    Ricordava che Cupido le aveva anche parlato di un “cattivo” che aveva rubato il segreto di Babbo Natale, ma da sola non poteva di certo fare molto se non aiutare come aveva deciso di fare. Del resto una bambina non poteva farsi davvero carico di salvare il Natale, no? O almeno nella sua ingenuità la sua priorità era fare in modo che il vecchietto dal vestito rosso stesse bene per poi darle il suo regalo.
     
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  5. Kaori Nakamura
     
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    Cupido era riuscito ad entrare nei sogni di 3 bambini un po’ diversi dai coetanei, un trio davvero bizzarro ma nello stesso tempo con un potenziale da dimostrare, ovvero un aspirante cavaliere con un’arma di legno, un pazzo che sente le voci e uno bambina apparentemente senza nulla di speciale, ma con un potenziale magico straordinario.
    Come si dice? Quando la situazione è difficile bisogna accontentarsi e quella notte Cupido non era riuscito a trovare migliori possibili eroi se non quei 3 piccoli.
    Visto che Cupido aveva finito la sua magia per comunicare via telepaticamente con i prescelti, toccava a Cometa ora sorvegliare su di loro seguendone gli spostamenti. Quando si accorse che sfortunatamente uno di loro si era rimesso a dormire pensando di aver fatto solo un sogno, Cometa decise di inviargli una sua copia ancestrale in camera. La renna-fantasma appena apparve nella stanza del pazzo Ashura provò a smuoverlo dandogli un colpetto con il muso, poi un altro e insistendo fino a farlo svegliare per poi minacciarlo che non avrebbe avuto nessun regalo mai più se non interveniva. Finito di riportargli il messaggio sparì nel nulla più assoluto.
    Nel frattempo gli altri due piccoli eroi erano corsi fuori casa per soccorrere come potevano Babbo Natale e le Renne. La piccola Elizabeth arrivò abbastanza presto in Stephansplatz, la piazza al centro di Vienna, dove trovò la slitta con dentro Babbo Natale svenuto e accanto le Renne, di cui alcune ferite, tranne Rodolfo che era scomparso; mentre il coraggioso Ichigo appena uscì di casa si ritrovò davanti un uomo nero incappucciato che pensò fosse il cattivo che aveva attaccato la slitta dei doni, ma si rivelò solo essere un frate vestito di nero che diceva di essere da quelle parti perché era andato a portare conforto a un fratello bisognoso che lo aveva chiamato durante la notte.

    Ecco qui, visto che avete deciso di proseguire in 3 strade diverse cercate di seguire bene il vostro “percorso” ricordando che voi non potete sapere cosa succede agli altri e le informazioni che loro possono avere, ma alcune cose “universali” come la neve o l’orario accennato da Elizabeth deve essere un dettaglio importante per tutti. Occhio che poi vi valuto eh!

    Incipit: Sentitevi liberi di aggiungere dettagli e stranezze che volete. Vi chiedo solo di attenervi alle poche indicazioni che vi ho dato nel post e che integro qui sotto.
    @Ichigo Tu sospetti che quel tipo è il nemico di cui ti ha parlato Cupido, però sfortunatamente quel poveretto è davvero un frate anche se può sembrare che a notte fonda giri per le strade. XD
    A tua scelta puoi ignorarlo, o “minacciarlo” e portarlo verso la piazza principale da Babbo Natale e le Renne per farlo “confessare” del suo crimine.

    @Ashura Rischi davvero di non ricevere mai più regali … sicuro che vuoi dormire anche se forse non ci credi a Babbo Natale? Lo so, meglio uscire … hai visto una renna fantasma? Sicuro? Non sei pazzo, no o si? Che ti frega se è vero o no?
    Deciderai di uscire di casa molto probabilmente quindi termina il tuo post trovando per strada un uomo vestito di nero e un bambino che lo minaccia con una spada di legno oppure andando nella piazza centrale di Vienna portando con te 1 o 2 oggetti “utili”.

    @Elizabeth Sei giunta in piazza di gran corsa per portare i primi soccorsi, fallo e prova a prenderti cura dei bisognosi, anche se dubito che i biscotti possano aiutare a svegliare chi è stato colpito in testa, mentre per le renne forse puoi fare qualcosa. Termina il post chiedendo alle Renne ulteriori informazioni sulla sfera di vetro rubata, su eventuali sospetti o altro, oppure scoprendo delle impronte di renna che sembrano vadano dalla slitta verso un luogo fuori della piazza.

    Ordine Turno: Ashura, Ichigo, Elizabeth

    Info Aggiuntive:Vienna è tutta coperta di neve, ma non stà nevicando. Sono passate le 2 di notte.
     
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  6. AshuraRulez
     
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    Uffa ... non si può neanche ronfare beatamente qui. Che strazio. Radio, Diario ... siete per caso voi a rompermi le scatole? No? E chi sarà ... ahhh ... una ... una renna! Che ci fa una renna nella mia stanza?
    Che schifo mi ha toccato la guancia con il suo muso sporco. Potevate avvertirmi no?
    Va beh ... che vuoi renna da quattro soldi? Non sento neanche se ho l’orecchio teso.

    Salvare Babbo Natale dici? Ma ti è dato di volta il cervello? Sono un bimbo pazzo io non un ...

    Avete visto? Non mi ha dato nemmeno il tempo di finire di parlare e se n’è andata. Peccato però perché volevo assaggiarla. Dicono che la carne di renna è molto buona come quella di pollo. Cosa? Che c’entra il pollo? Il polla c’entra sempre. E’ la regola dei matti ahahahahah
    E andiamo su. Un po’ di contegno dai. Io lo voglio il regalo, ma forse ho anche il modo di vedere se Natalino esiste davvero se lo aiuto uhm ... ma si dai … Radio, Diario ... andiamo a salvare Babbo Natale.

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Sono pronto. Vestito pesante per il freddo, o meglio come sempre. Dopo tutto il mondo mi fa paura. Non è pazzo quanto me e mi fa paura, ma voglio il mio regalo e l’avrò se no vi picchio. Tenetevelo bene in mente.
    Quella renna fantasma se n’è andata da un pezzo. Almeno avrebbe potuto darmi un passaggio uffa.
    Tra l’altro Cupido mi ha detto di portare qualcosa di utile. Forse intendeva un po’ di follia? Nah qualcosa di più concreto. Pensa idiota di un Asura pensa.

    Ci sono.

    Mi sono scervellato un poco, ma ho trovato. Però mi tocca smontare tutto quanto cavoli. Va beh ... sarà per l’anno prossimo.

    Ci ho messo un qualche minuto, ma è fatta. La corda della trappola è mia, anche se lo era da prima. Porterò questa come me e che se la facciano bastare se no piango e divento ancora più pazzo eheh

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Mamma mia che freddo qua. Tra l’altro questo “qua” dov’è? Voi che sapete tutto è per caso Vienna questa? Niente? Pronto? C’è nessunoooo?
    No peccato. Credo però che sia meglio muoversi se no divento una bella statuina.
    Avanti in marcia mio infreddolito corpo ... un, due, un, due ... stop.
    Ma quello chi c’è? Uno spadaccino senza macchia e con la paura?

    Ehi voi. Sapete per caso che fine ha fatto Natalino? Sarò pure pazzo, ma qualcuno mi ha detto che è in pericolo. Voi sapere qualcosa?

    Speriamo che almeno questi due rispondano a differenza vostra. Dai un po’ di animo mio caro Diario e mia stupidissima Radio.



    mie parole - narrazione al diario (o chi ne fa le veci) - [diversi colori per indicare chi parla]
     
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    *Era pronto a tutto il fanciullo dall’arancio crine pur di salvare Babbo Natale. Proprio in quel momento si trovava di fronte ad una scelta. Cercare di affrontare quel misterioso figuro oppure cercare di creare un diversivo per poter raggiungere la piazza ove la renna Cupido aveva indicato l’atterraggio di fortuna della slitta.*

    °Calmati Ichigo. Ricorda ciò che ti hanno insegnato. La determinazione è tutto in queste situazioni.°

    *Il di lui animo tremava. Non sapeva cosa fare, ma una cosa era certa. Non si sarebbe tirato indietro tanto facilmente. Il piccolo Ichigo era pronto a combattere e a dare tutto se stesso per riuscire in quella missione. Certo non era pronto a morire, come lo sarebbe stato in futuro, ma voleva fare qualcosa per aiutare il Vecchietto.
    Fortunatamente quel misterioso figuro si rivelò un frate anche se per il bimbo era un poco sospetto visto che era in giro nel cuore della notte.
    Si sarebbe fidato il piccolo Ichigo oppure no?*

    Se quello che dici, che sei un frate, è vero come mai te ne vai in giro nel cuore della notte?

    *Non si fidava Ichigo, ma non doveva perdere troppo tempo con quel frate. Doveva andare a salvare Babbo Natale e raggiungere la slitta il più presto possibile.*

    °Non posso attaccarlo senza un buon motivo e non posso neanche costringerlo a venire con me. Devo ricorrere ad uno stratagemma. Magari può essermi d’aiuto.°

    *Certo non si fidava, ma il ragazzino voleva non perderlo d’occhio. Magari era veramente lui il colpevole e l’idea che era venuta in mente ad Ichigo poteva proprio fare al caso suo.
    Voleva fingere di non conoscere la strada per raggiungere il loco dello schianto della slitta e farsi accompagnare dal frate. Se poi le renne lo avessero in qualche modo riconosciuto come nemico non avrebbe esitato ad attaccarlo con tutta la sua forza e la sua determinazione. Dopo tutto per trovare una soluzione a quel problema doveva poter vagliare tutte le possibili ipotesi.*

    Sto cercando di raggiungere la piazza principale di Vienna. Mi potresti accompagnare sempre se non ti è troppo di disturbo?

    *Il di lui verbo venne espresso abbassando la spada di legno e mostrando il suo miglior sorriso. Era partito con il piede male, ma se voleva farsi aiutare avrebbe dovuto mostrarsi un bravo bambino.*

    Sai sto cercando ...

    *Improvvisamente la sua voce si arrestò di colpo quando udì la frase di qualcuno che cercava informazioni. Tra l’altro quel nuovo individuo era uno strano bambino tutto imbacuccato dalla testa ai piedi. Dal canto suo Ichigo rimase un poco sorpreso visto che pure quel bambino stava probabilmente cercando un modo per salvare il Vecchietto. Questo voleva dire che Cupido, o meglio Babbo Natale, aveva veramente bisogno di aiuto visto che aveva chiesto aiuto a più bambini del mondo e in chissà quanti avevano risposto alla “chiamata”. Bisognava solamente scoprirlo ed era proprio quello che voleva fare Ichigo.*


    Edited by Kurosaki Ichigo88 - 17/1/2017, 18:39
     
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  8. Elizabeth Mary
     
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    "Wow!"

    Esclamò meravigliata Elizabeth appena intravide da lontano una slitta circondata da alcune renne di cui alcune accucciate.
    I suoi occhi curiosi e da bambina brillavano in un modo davvero ammaliante per chiunque l'avesse vista. Era estasiata, tra incredulità e felicità, per vedere con i propri occhi una delle cose più magiche che esistessero e per l'idea che a breve avrebbe incontrato Babbo Natale in persona.
    Aumentò il ritmo e corse più velocemente che poteva fino ad essere abbastanza vicina, ma dovette fermarsi improvvisamente perché alcune renne si misero tra lei e la slitta con fare minaccioso.

    "Ciao … io sono Elizabeth."

    Disse leggermente intimorita la bambina. Non sapeva come fare a rapportarsi con quei esseri, ma sperava che la renna che l'aveva contattata la riconoscesse.
    Nella sua ingenuità di bambina allungò una mano verso una delle renne come le aveva insegnato la mamma a fare in presenza di animali domestici che non la conoscevano.

    "Cupido sei tu? … o tu?"

    Sussurrò mentre rivolgeva la sua attenzione prima una e poi un’altra di quelle creature magiche, per poi rimanere in attesa di un loro gesto o … frase, se potevano parlare con lei.
     
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7 replies since 4/1/2017, 12:08   135 views
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