L'Inferno sulla terra

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  1. Kaori Nakamura
     
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    L'INFERNO SULLA TERRA


    Attenzione Di seguito vengono riportate situazioni e fatti puramente di fantasia, ma dalle tematiche forti e che possono impressionare i più sensibili. Continua a leggere solo se hai lo stomaco forte.


    Inferno. Ognuno può dare la sua definizione personale a questa parola.
    C’è chi lo vede solo come una grande sofferenza e c’è chi lo definisce come un luogo dove le anime degli uomini, dopo la morte, vengono punite perché hanno scelto in vita di abbracciare il male.
    Qualsiasi sia la verità non importa, per molti il nostro mondo è l’Inferno stesso.

    “L'inferno non ha limiti e non è circoscritto in un unico luogo;
    perché dov'è l'inferno, lì noi sempre saremo.”

    (Christopher Marlowe)

    “Forse questo mondo è l’inferno di un altro pianeta.”
    (Aldous Huxley)



    “Credo di essere all'inferno, tuttavia sono qui.”
    (Arthur Rimbaud)

    “L’Inferno è stare un giorno in paradiso e un altro chissà dove.”
    (Umberto Silva)



    Un semplice termine, ma sia i più sia i meno famosi individui hanno sempre cercato di dargli un significato accettabile dai propri simili: i “Viventi”.
    Si, i Viventi, perché chi abita l’Inferno sono esseri senza una essenza vitale come è da noi terrestri concepita. Non hanno esigenze terresti come respirare, mangiare e dormire e sono capaci dei più terribili e inconcepibili atti. Senza pudore, senza vergogna, senza moralità.
    Va detto anche che ad alimentare miti e leggende ispirate all’Inferno che conosciamo hanno contribuito sicuramente religioni, credenze popolari, filosofie e tanti “buon pensanti”.
    Ma se tutto quello che noi sappiamo sull’Inferno fosse solo una bugia?
    Se l’Inferno non fosse un luogo a sé dove espiare i propri peccati come scrisse un famoso autore? E se non fosse un luogo dove ci sono solo i più negativi aspetti che noi conosciamo? Potrebbe essere un luogo pieno di difetti, ma magari più bello del Paradiso stesso?
    Forse potrebbe avere ragione quel famoso uomo chiamato William Shakespare che disse:

    “L’inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui.”


    Qui, sulla terra tra Noi terresti.
    Ma chi sono i diavoli? Entità malvagie, portatrici di morte, distruzione e cataclismi? Bestie sovrannaturali originarie dell’Inferno?
    Se avessero invaso il nostro territorio senza che noi ce ne accorgessimo per lungo tempo, cosa potremo fare noi semplici umani?
    Sicuramente non potremmo mai sottometterli al nostro volere. Combatterli è una soluzione, sigillarli in un altro mondo - se esiste - è un'altra soluzione.


    kNkrfGC
    Questo è il testo riportato sul foglio ingiallito e provato dal tempo, che una vecchietta vi mostra nella sua strana dimora.
    Alle pareti potete vedere appesi quadri di streghe, creature mostruose ed esseri di ogni tipo che sembrano usciti dai racconti più fantasiosi e popolari.
    Alle pareti ci sono anche delle scaffalature di vari tipi e grandezze che contengono sopramobili di ogni genere e alcuni libri che sembrano molto vecchi e molti spazi vuoti. Non a caso, infatti, dall’ingresso al soggiorno avete potuto notare anche molti libri aperti e lasciati impilati su tavoli, sedie, pavimento, scaffali e persino sopra un divano.
    La luce viene da finestre alte e sono appese qua e là delle lampade che sembrano delle “gocce d’acqua” sospese in aria.
    La padrona di casa è seduta su un’antica poltrona dai braccioli in legno e la seduta in velluto rosso. Il suo aspetto è molto grottesco e sul suo volto segnato dal tempo risalta un naso lungo a punta. Il suo sguardo stanco è fisso verso il basso e la sua fragile corporatura è ammantata da diversi capi di abbigliamento tanto che sono scoperte solo mani e volto.
    Con fare molto lento si sistema la coperta sulle ginocchia e dopo aver fatto un respiro lungo vi parla. La sua voce risulta molto anziana e affaticata, come se facesse persino fatica a esprimersi data la sua veneranda età.

    “Mi hanno insegnato a dubitare sempre della verità che Noi tutti conosciamo e mio padre nei suoi ultimi anni ha intrapreso una lunga ricerca per capire cosa fosse la morte e ha raccolto tante informazioni sull’Oltretomba e i diavoli.“

    LevyXXMcGarden.128.286131

    Fece un profondo respiro e stava per di nuovo parlare quando il silenzio fu interrotto da una porta che si aprì e l’arrivo di una ragazza giovane con capelli azzurri e un bell’abito giallo sgargiante. Portava in modo sbadato un vassoio con sopra dei biscotti e un bel servito da Tè in porcellana bianca che tintinnava pericolosamente tanto che poteva sembrare che si dovesse rompere da un momento all’altro.
    Per fortuna la ragazza appoggiò il vassoio su un lato del tavolo del soggiorno senza nessun danno, poi subito inizio a parlare senza badare alla precedente conversazione che tenevate poco prima.

    “Nonna vuoi del Tè?”

    Cinguettò rivolgendosi all’anziana, la quale semplicemente annuì. La fanciulla subito prese la terriera e servì del tè in una tazza e la portò all’anziana.
    Poi guardando gli altri presenti riprese a parlare.

    “Se volete del Tè anche voi servitevi senza problemi, sul vassoio ci sono anche dei biscottini misti, spero siano di vostro gradimento.
    Ah! Che maleducata scusatemi! Non mi sono ancora presentata nonostante vi abbia ricevuti prima all’ingresso. Sono Iruka, la nipote di Madam Adeline.”


    La padrona di casa sorseggiò del tè, poi riprese la parola come se nulla fosse da dove eravate rimasti prima.

    “Dicevamo? Ah si … il manoscritto.
    Mentre mangiate i biscotti voglio raccontarvi una storia.
    Il testo che vi ho fatto leggere fa parte del diario di mio nonno, lui ha cercato di scoprire l’ingresso per l’Inferno, convito che ne esista uno da qualche parte nel nostro mondo.
    Ma non ebbe successo, però da quello che la mia famiglia mi ha tramandato sembra che alcuni membri della nostra famiglia da secoli orsono siano entrati in contatto con i diavoli. E pure mio figlio ahimè”


    La vecchietta sospira triste, poi lenta alza faticosamente un braccio verso uno scaffale sulla parete di destra.

    “Iruka mostri ai nostri ospiti l’ultima pagina del taccuino lasciato da zio Gary, prima che lui e tuo papà sparissero nel nulla?”

    La ragazza inizialmente esita guardandovi, come se non volesse ubbidire alle parole dell’anziana, poi si muove prende il piccolo quaderno indicatole tremando palesemente. Lo apre all’ultima pagina e ve lo mostra dandovi il tempo di leggere con i vostri occhi cosa vi è scritto..

    Ormai sono giorni che sono chiuso qui dentro, ma non so da quanto tempo David mi ha legato con questo collare al muro e quasi mi sono scordato il gusto di uccidere qualcuno solo per passatempo. Voglio uccidere lui per rabbia, anche se sinceramente non sono sicuro di volerlo rivedere in faccia, mi viene la nausea solo a guardarlo negli occhi e la luce che emana è talmente accecante da farmi girare la testa.
    Mi rammarico di come sono diventato debole e umano ultimamente, un tempo non mi sarei mai fatto catturare da chiunque fosse.
    Io, che ero riuscito a diventare il più forte di tutti per il patto fatto con un Diavolo, ora sono qui patetico a piangermi addosso e odiare David.
    Sono riuscito a estirpare dal mio spirito ogni speranza umana fino a diventare una bestia feroce e assetata di sangue.
    Invocai dei carnefici per morire al solo scopo di ammazzarli tutti atrocemente per il gusto di divertirmi come un gatto farebbe con dei topolini. Invocai cataclismi per soffocarmi con la sabbia e il sangue e finii per solo esserne protagonista e compiere i più grandi atti vandalici e abominevoli che la mente di un uomo qualsiasi possa anche solo immaginare.
    La sciagura fu la mia Dea per anni. Oh mia Dea torna da me. Per te mi sono sporcato le mani e tutto il corpo del fango del male e ho seguito il vento dei peggiori crimini.
    Su non scherziamo ….
    La marcia, il fardello, il deserto, la noia e la collera che mi invasero non li posso scordare neanche se fossi messo all’ergastolo per sempre.
    Ero una bestia, un demonio senza alcuna moralità perché pensare che io possa tornare davvero umano stando semplicemente chiuso qui dentro? Ti odio David, fratello mio, hai scelto la luce invece di addentrarti nell’oscurità con me.
    Provare il gusto della malvagità, la forza brutale, sentire di poter essere immortali e adorare il sapore e il gusto del sangue umano, sentire il sublime suono delle ossa che si spezzano miste alle grida di terrore e dolore della gente … non ha nulla a che vedere con la pace interiore che tanto proclami e con quella giustizia e bontà che dispensi a chiunque. Mi fai solo schifo.
    Non può finire così la mia esistenza, non da semplice bestia rinchiusa come un umano peccatore dopo esser stato una furia indomabile per tanto tempo. Me la pagherai e forse ho già in mente un piano …


    Nonna e nipote si rendono conto che non è una lettura semplice quella propostavi, quindi rimangono in silenzio in attesa di una qualsiasi vostra reazione prima di continuare a parlarvi e spiegarvi il tutto.

    LEGENDANarrato - "Parlato Madam Adeline" - "Parlato Iruka"


    Note QM:
    Ecco qui l'inizio della vostra avventura. Mi piacerebbe leggere da voi un bel post introduttivo dove scrivete che siete stati invitati da Madame Adeline tramite una lettera a recarvi da lei perchè ha bisogno di un vostro aiuto per una questione famigliare piuttosto "delicata" in cambio vi promette di darvi un antico artefatto di cui non vi è stato detto alcun dettaglio ancora però. Per un motivo o l'altro vi recate nella sua dimora stranissima e vi accoglie una ragazza dai capelli azzurri che subito vi porta in salotto senza dirvi nulla se non un "benvenuti".
    So che vi sentirete come catapultati nella quest senza grandi libertà, ma è stata una scelta volontaria per vedere la vostra capacità di adattamento e per saltare un primo inizio di convenevoli spesso "noioso" e lento. Si, vi sto mettendo alla prova, ma voi siete dei grandi giocatori quindi mi aspetto molto. Buon inizio! =)


    Edited by Kaori Nakamura - 30/3/2017, 11:50
     
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    *Inferno. Un nome un programma. Molti dicono che sia la realtà in cui esistono, altri il loco ove andranno una volta trapassati. E’ forte la credenza popolare su quel posto. Molte culture lo definiscono in un modo, altre in un altro. Quale sia la verità non ha importanza dato che prima o poi ogni essere dovrà percorre la via avernale per purificare la propria anima.

    Quel giorno il rinnegato era nel suo “posto sicuro” a meditare. Quel loco non era altro che la proiezione mentale di un ciliegio sempre in fiore circondato da un campo innevato e sotto le sue fronde vi era un meraviglioso prato smeraldino. A dir la verità li era la mente del Kurosaki, il suo corpo era seduto a terra sopra un cocuzzolo che sovrastava una pianura ormai priva di vegetazione per via dell’Apocalisse che aveva sconvolto tutto il paesaggio circostante.
    Il giovane combattente aveva appreso la via della meditazione dal suo mentore per placare il suo animo turbato ed inquieto. Dopo tutto Ichigo non aveva ancora trovato la sua vera strada da intraprendere, ma con non sapendolo l’aveva già imboccata. Sapeva cos’andava fatto, ma gli mancavano ancora i mezzi necessari per compierlo.
    Da quant’era diventato un membro effettivo dell’Ordine gli era stato affidato un incarico da portare a termine. Il mittente della lettera era una certa Madame Adeline. Di lei il Kurosaki non sapeva nulla e per questo gli era stata affidata la missione di indagare sulla sua richiesta. Perfino il suo mentore ignorava le reali intenzioni di quella misteriosa donna, ma dopo tutto se era richiesto il loro intervento l’Ordine non si sarebbe di certo tirato indietro.
    Fu così che il rinnegato si mosse alla volta del loco ove si trovava la di lei abitazione, ma il suo passo in quell’istante era immobile dato che era intento nella meditazione.*

    °Cosa dovrei fare veramente? Avrò compiuto la decisione saggia a diventare ciò che sono ora? Dopo tutto l’Apocalisse non accenna ad arrestarsi. Cosa posso fare con le mie sole forze?
    ...
    Sarà meglio muoversi ora o farò tardi all’appuntamento.°


    *Una volta in piedi il Kurosaki mosse il suo passo nella direzione dell’abitazione della misteriosa signora. Fortunatamente le indicazioni erano abbastanza precise in quanto si trovava in una remota regione africana e proprio in quel continente il rinnegato s’era fermato a meditare. Aveva concluso ed era pronto a muoversi. Non diede molto bado al paesaggio circostante in quanto lo conosceva molto bene, o meglio le zone devastate dall’Apocalisse erano pressoché similari le une alle altre.
    Non gli ci volle molto tempo a giungere nei pressi della proprietà della vecchia Adeline. Fu anche semplice individuarla dato che era l’unica dalla quale usciva del fumo dal camino in quanto le altre case del villaggio erano state abbandonate da tempo, lo si poteva notare dai segni delle intemperie e della desolazione.

    LevyXXMcGarden.128.286131
    Arrivato alla soglia il Kurosaki non perse tempo e senza esitazioni bussò alla porta per farsi annunciare. Al suo “richiamo” rispose una giovane ragazza dai capelli azzurri che lo accolse rapidamente con un “benvenuto” abbastanza brusco facendolo accomodare nel salotto ove proprio si trovava Madame Adeline.
    La stanza dove si trovava la vecchia signora era abbastanza lugubre quanto l’antro di una strega. Alle pareti erano appesi quadri raffiguranti scene abbastanza forti ed il mobilio richiamava alla mente pittoreschi luoghi ove si preparavano pozioni di ogni sorta. Tutto quello spazio dava l’idea d’essere vecchio ed antico come il foglio ingiallito che era stato posto all’attenzione del Kurosaki e di quelli che probabilmente sarebbero stati i suoi compagni d’avventura.
    kNkrfGC
    All’interno di quel manoscritto si poteva leggere spiegazioni pressoché verosimili sull’avernale Regno. Molti erano scrittori noti al rinnegato, altri no.
    Dopo aver potuto apprendere qualcosa che aggiungeva altro mistero alla faccenda Madame Adeline prese la parola con fare grave e pesante. Dopo tutto l’età avanzata si percepiva anche dalla voce. In fin dei conti non si vedeva poi molto del suo aspetto da sotto quel capo d’abbigliamento spuntava solo il lungo naso e le ossute mani.
    Un respiro profondo si frappose tra il verbo della vecchia padrona di casa e proprio quando stava per riprendere a parlare venne interrotta dalla ragazza dai capelli azzurri che le chiedeva del the appena fatto.
    Dal canto suo il Kurosaki rimase sorpreso nel vedere come il clima, se pur grave, era tranquillo e sereno. La pace regnava in quell’antro di strega a tal punto da renderla pacifica.
    Di certo ad osservare i due compagni d’avventura il rinnegato rimase sorpreso che avevano risposto alla chiamata un angelo ed un demone. Era diffidente nei loro confronti, ma in quel momento non percepiva ostilità dai loro modi di fare. Uno era semplicemente pazzo, mentre l’altro abbastanza lugubre con quella sua ossuta maschera che gli celava le reali fattezza del volto.

    Fu sempre la ragazza dai capelli azzurri ad interrompere il silenzio che si era venuto a creare. Cordialmente invitò gli ospiti a prendere anche loro una tazza di the e dei biscotti per poi presentarsi con il nome di Iruka, nipote di Madame Adeline. Dal canto suo il Kurosaki fu lieto di servirsi un poco di quella bevanda in segno di riconoscenza verso quella fanciulla gentile.
    Nuovamente la padrona di casa richiamò a se l’attenzione invitandoli a sentire la storia che avrebbe raccontato loro. affermò che il manoscritto di poco prima faceva parte del diario di suo nonno il quale cercava le porte dell’Inferno per chissà quale arcano motivo.*

    °Le porte dell’Inferno? Probabilmente avrà cercato nel posto sbagliato.°

    *Un sussulto appena accennato ebbe il rinnegato. Dopo tutto lui un tempo aveva varcato quelle soglie per salvare una persona a lui cara, ma si tratta di una cosa che avvenne parecchio tempo addietro. Ancor prima della venuta dell’Apocalisse. La di lui mente fu per qualche istante rapita dai ricordi e tristi pensieri, ma subito si ridestò per leggere l’ultima pagina del taccuino appartenuto allo zio della fanciulla.
    Quella gravosa pagina parlava di una sorta di faida familiare. Di qualcuno che aveva seguito la luce e di qualcun altro le tenebre.
    La lettura era abbastanza gravosa e non di facile comprensione tanto che nonna e nipote lasciarono i loro ospiti il tempo necessario per leggere attentamente ogni singolo verbo per capire meglio ciò che vi era scritto. Dal canto suo il Kurosaki era sorpreso e faticava un poco a comprendere il reale motivo della sua presenza. Ignorava ancora quale fosse la sua vera missione. Ipotizzava ad un salvataggio o allo sterminio di qualche diavolo che tormentava quella famiglia, ma probabilmente lo avrebbe scoperto tra qualche minuto, o meglio dopo che il silenzio fosse cessato per mano di Madame Adeline.
    Fu così che pieno di quesiti il rinnegato rimase anche lui in attesa che la vecchia signora proferisse verbo. Lui non avrebbe domandato nulla in quanto non era necessario anticipare il naturale corso degl’eventi.*
     
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  3. AshuraRulez
     
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    Mi sento solo, spaesato. Nessuno mi risponde. Il diario è morto la radio me la sono mangiata. Ormai nessuno è più utile. Tutto è nero e io ho paura. Una paura folle che non comprendo e non voglio comprendere. Tutto tace e io sto morendo. Addio mondo crudele. Addio mia bellissima follia. Il mio cammino si ferma qui. Addio ...

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Scherzetto. Ahahahah ... ve l’ho fatta a tutti quanti ahahahah ... stavo semplicemente dormendo e come da prassi cado nel sonno più totale. A dire la verità sono caduto perfino dal letto se no col cavolo che mi sarei svegliato. Cavolo. Dire questa parola mi ha fatto venire fame. Dove sarà la cucina? Tu lo sai mio caro diario? Bah chissà perché ti racconto tutto visto che in anni che ti ho con me non mi hai mai risposto. Boh.
    Radio tu sai dov’è la cucina? No ... andiamo bene.
    Va beh ... vorrà dire che lo chiederò al tizio che se ne sta andando e che mi ha portato questa lettera. Sbuff.

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Aaaaaaaaaaaaah una lettera. Non ci credo mi hanno mandato una lettera. Nessuno mi scrive mai. Magari ci sono dei soldi dentro. A giudicare dall’odore non sembra. Al gusto sa di carta. Uffa è solo una banalissima lettera da parte una certa Vecchietta Adeline, o come cavolo si chiama. Dannazione l’ho detto di nuovo. Sarà meglio che vada o morirò di fame. Dai su radio metti qualcosa di decente questa volta. L’ultima volta è stata una litania straziante e mi ha mandato in catalessi per giorni ... cavolo.

    Ma insomma ancora a pensare a questo cavolo. Ho fame ... follia aiutami tu.

    Sono passati diversi giorni da quando ho lasciato il mondo terreno e devo dire che lo spettacolo è molto migliorato. I Grandi Capi si sono dati un gran da fare. Questo luogo non lo trovate bellissimo? Mio caro diario di qualcosa una buona volta e tu radio? Bah nulla. Tutto tace. Toh guarda un elefante, o meglio quello che ne resta. Dopo tutto qua in Africa non se la passano gran bene. E’ ovvio ci siamo noi qua e tutto è stravolto. Che ne pensi mia splendida follia? Ti piace com’è ridotta l’Africa o si può fare ancora di meglio? Dicci qualcosa anche tu dai. Non essere timida.
    Aspetta? Ma cosa sono venuto a fare qua? Avevo fame e mi sono ritrovato nel Continente Nero. Forse in quella casa, che tra l’altro è quella della Vecchia Strega, avranno sicuramente qualcosa da mangiare. Dopo tutto la follia nutre la mia mente, ma chi pensa al corpo eheheh

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz

    Uffa sono stanco di camminare. Ah già posso volare ... solo che non ricordo come si fa. Proviamo a saltare.
    Ahahahah che ne pensate voi? Assomiglio ad un canguro o a un coniglio?Radio? Diario? Boh.
    Va beh sono arrivato a destinazione. La casetta mi pare alquanto strana e ridicola secondo i miei folli gusti. Non che me ne freghi qualcosa.

    Nok Nok

    Ehi che suono strano fa la mia mano sulla porta. Siamo sicuri che sia una buona idea bussare? E se esce qualcuno che mi mangia? Ah no ... questa donnina non mi farà nulla, credo. Seguiamola e vediamo cosa combina.
    Radio, mio caro diario non trovate che questa casetta assomigli proprio all’antro di una vecchia megera? Tutto è così lugubre che mi fa paura, ma soprattutto chi è questo tizio dall’aspetto così cattivo. Sto per farmela sotto, ma aspetta ... che sto dicendo. Meglio assumere un’espressione cordiale e minacciosa. Forse sta giocando a qualche gioco che non conosco. Va beh ... dopo gli chiedo.

    Biscotti? Hai detto biscotti? Dove sono?

    Mmmmm ... che buoni. Potrei mangiarne a bizzeffe, ma cerchiamo di fare le persone civili.
    Sinceramente non capisco un cavolo di quello che dicono, non che m’interessi molto, ma farò finta di assecondarli. Almeno così posso divorarmi questo “cibo degli dei” e visto che nessuno mi risponde non ve li faccio assaggiare. Tutti miei.

    Bzzzzzzz bzzzzz bzzzzzz



    mie parole - narrazione al diario (o chi ne fa le veci) - [diversi colori per indicare chi parla]
     
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    *narrato* -- parlato Zhao Yun -- °pensato Zhao Yun° -- parlato d'altri

    *Vi siete mai chiesti dove finiscono le anime trapassate dei defunti? Molti credono che finiscono in Paradiso ed altri suppongono che precipitano all’Inferno. Ecco è proprio in questo loco che tutto ha inizio. Un inizio del tutto inaspettato per il campione avernale chiamato Morte. Dopo tutto il mascherato guerriero era abituato a ricevere gli incarichi da messi inviati dal Sommo Hades, ma così quel giorno non avvenne.
    Non che allo spettro importasse qualcosa delle “formalità”, ma quel giorno una lettera gli era stata consegnata da quella che aveva tutta l’aria d’essere una creatura informe che si palesò dal nulla dinnanzi alla sua figura. Subito Morte fu in procinto di farle rimpiangere quello che lui considerava un affronto, ma poi qualcosa in lui lo fece tornare sui suoi passi. Nemmeno il trapassato comprendeva il motivo di tale gesto. Forse la noia o la curiosità verso quel mistero. Dopo tutto nella lettera era riportato il fatto che dei mortali stavano cercando l’ingresso per raggiungere proprio il Regno avernale e questo poteva essere un problema.
    Fu così che lo spettro mascherato mollò tutti i suoi incarichi, non che ne avesse di urgenti e particolari, per manifestarsi non troppo distante dal loco ov’era situata l’abitazione del mandante della lettera che aveva ricevuto poc’anzi.*

    °Sarà meglio che non sia una burla o l’Averno avrà nuove anime stasera.°

    *Vi era troppo mistero per essere uno scherzo, ma il non morto voleva indagare un poco almeno così facendo aveva qualcosa da compiere. In fin dei conti all’Inferno non vi era poi molto movimento in quel periodo e proprio per questo Morte trascorreva le sue giornate nell’ozio più totale. Anche a tormentare le nuove reclute non gli procurava più molto divertimento.

    Una volta raggiunta l’abitazione il trapassato si mosse verso l’uscio picchiandolo con vigore. In fin dei conti era stato semplice per lui trovare quella casa. Era l’unica dal quale usciva del fumo dal comignolo. Tutte erano deserte e prive di vita. Dopo tutto l’Apocalisse aveva fatto il suo corso anche in quella regione africana dominata degli Eserciti della Fine.
    Bussò ancora il non vivo alla porta ed ecco che una piccola fanciulla dai capelli color azzurri lo fece entrare in maniera molto sbrigativa nella casa.
    Fu una sorpresa per lui nel constatare che non era l’unico ad aver risposto all’invito di quella che pareva una vecchia signora, o meglio una vecchia strega. Dopo tutto il mobilio e l’aspetto di Madame Adeline ricordavano proprio quello di una fattucchiera.*

    °Che strano? Eppure nessuno mi aveva detto che anche quell’idiota piccione pazzo avrebbe partecipato. Che sta succedendo?°

    *Era proprio vero. All’interno della casa vi era l’angelo che Morte era stato mandato a recuperare qualche tempo prima. Un di lui torvo sguardo si mosse da Asura all’uomo sconosciuto dall’arancio crine. Chi era quel tipo dall’aspetto così minuto, ma dalla presenza così imponente e devastante. In un certo senso il trapassato era in soggezione dalla presenza di quello sconosciuto. Era come se lo temesse. Probabilmente era per il semplice fatto che non sapeva chi era veramente quell’uomo.

    Tutto prese una piega molto bizzarra dopo che Madame Adeline narrò la storia ed il motivo per il quale convocò quei tre figuri. Dal canto suo Morte non era poi molto interessato alla faccenda, ma desiderava lo stesso andarci in fondo. Il suo curioso istinto era in fermento. Voleva capire cosa realmente si nascondesse dietro alla chiamata della vecchia strega. Il trapassato percepiva che molti dettagli non erano stati palesati volutamente, ma allo stesso tempo cercava di mostrarsi il più cordiale possibile. Certo gli costava moltissimo a non distruggere nulla, ma doveva farlo per non scatenare un putiferio in quel piccolo angolo di tranquillità che si era creato in quella piccola ed angusta dimora.*
     
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3 replies since 30/3/2017, 10:24   109 views
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