Posts written by Kurosaki Ichigo88

  1. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *La luce era calda ed avvolgente come una culla. Il rinnegato si sentiva inebriato dalla pace e dalla serenità tanto da far credere al suo spirito d’esser stato alleggerito dal grande peso che gravava sulle sue spalle.
    In un certo senso il ragazzo dall’arancio crine si sentiva veramente pronto ad affrontare la nuova sfida che gli era stata posta dinnanzi dal suo mentore, il Dottor Strange.

    Sfortunatamente anche le cose bellehanno una fine. Infatti il Kurosaki si svegliò in quello che era il devastato presente immerso nella desolazione dell’Apocalisse in terra australiana.
    Il di lui passo si muoveva risoluto all’interno della città chiamata Sydney, metà ultima del suo viaggio dal Kun’lai, constatando il fatto che lo sfarzo ed il lusso del loco. L’Alto Templare percepiva qualcosa nell’aria, come se quella sfarzosità era contornata da un sentimento di malessere generale. Era come se tutti fossero ricchi, ma nello stesso tempo no.
    Certo era una di lui sensazione, ma aveva imparato a dar ascolto abbastanza di frequente al suo intuito che il più delle volte non sbagliava mai.

    “Impersonando” uno spettatore il rinnegato si muoveva per le strade della città, leggero e senza cupi pensieri, alla ricerca del Sanctum Sanctorum della sua fazione, l’Ordine.
    Fu proprio svoltando l’ennesimo angolo di un insignificante edificio che il rinnegato osservò una scena che lo lasciò a dir poco sorpreso.
    Una piccola e malnutrita bambina chiedeva l’elemosina lungo la strada. Il di lei visino era segnato dalla fame prolungata.
    Pareva che nessuno badasse a lei ed in tutta risposta riceveva scherno ed insulti da facoltosi uomini abbienti concentrati sulle loro frenetiche e miserabili vite.
    All’ennesimo insulto la piccola se ne andò tutta rattristata con il visino in lacrime tanto. Dal canto suo il Kurosaki deviò il suo cammino seguendola senza dare nell’occhio per vedere dove si fosse cacciata quella minuta fanciulla.
    Fu allora che la trovò intenta a consegnare quel poco che aveva ad altri bambini cercando di donar loro un sorriso con la miseria che era riuscita a racimolare.
    Purtroppo in quel momento l’Alto Templare non aveva la possibilità di aiutare quegli infanti, ma si ripromise d’adoperarsi una volta preso possesso del Sanctum Sanctorum.

    Gli ci vollero un paio d’ore per riuscire a trovare l’edificio. Fu semplice trovarlo. Dopo tutto da quand’era entrato in quello schieramento era come se avesse sempre saputo dove fosse la sede principale dell’Ordine.*

    °E così questa è la mia nuova casa. Beh dai ... pensavo peggio.°

    *Fu con quel pensiero che l’Alto Templare si mosse all’interno dell’edificio verificando che non ci fosse nessuno all’interno.
    Era completamente da solo, ma dovette ricredersi sulle condizioni del loco. Infatti tutto era pulito e in ordine come se fosse passato qualcuno a dare una sistemata prima del suo arrivo.
    Girovagando per le varie stanze del palazzo Ichigo comprese che c’era molto lavoro da fare e per prima cosa era comprendere cosa veramente stava accadendo lì a Sydney. Per il Kurosaki il troppo sfarzo era sintomo che pochi lucravano sui molti. Era giunto il momento di rimettere le cose a posto.
    Prendendo posto in quello che pareva uno studio iniziò a meditare e progettare svariate azioni da compiere per far progredire l’ascesa dell’Ordine nella cittadina australiana.*


    [spoiler_tag][/spoiler_tag] OT Role conclusa. /OT
  2. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Parlare di tempo, nel Kun’lai, è qualcosa d’impossibile. Pare proprio che in quel loco il tempo sia completamente fermo; ad una prima analisi. Può darsi che sia così, ma in verità lo scorrere del ciclo naturale del giorno e della notte è completamente differente.
    E’ proprio in uno di questi “istanti” che il giovane rinnegato ha abbracciato le usanze natie dedicandosi allo studio e alla ricerca dell’illuminazione. Dal canto suo il ragazzo dall’arancio crine si trovava finalmente in pace con se stesso. Poche erano le persone con cui aveva fatto realmente conoscenza, ma in fin dei conti tutti costituivano una sorta di “contorno” a colui che veramente era importante in quel palazzo tanto surreale quanto materiale.
    Si faceva chiamare col titolo di Dottore, ma la cosa non importava al rinnegato, nuova recluta dell’Ordine.
    Dottor Strange, era questo il nome di colui che era a capo di quella che a prima vista poteva assomigliare ad una setta di una religione indipendente, sorta dopo l’Apocalisse. Strange era un uomo dall’età indefinita come se il tempo stesso non lo intaccasse minimamente. La sua presenza era un toccasana per lo spirito di ciascun essere che gli era vicino. Calmo e pacato la sua risolutezza era pressoché incrollabile.
    Dal canto suo il Kurosaki aveva avuto il modo di disquisire con Strange tanto che fu proprio quest’ultimo a rivelarsi come suo salvatore nel deserto australiano. Dopo tutto il Dottore aveva visto del potenziale nel rinnegato e decise di aiutarlo ad intraprendere il sentiero che lo avesse condotto nel Kun’lai.*

    E così eri tu quel bizzarro uomo selvaggio.

    Indovinato. O meglio quella era tutta un’illusione per farti giungere qui.

    *Poteva risultare strano, ma la giovane recluta non si sentiva presa in giro. Comprese fin da subito che quello stratagemma fu necessario e per questo non se la prese con Strange; anzi lo ringraziò.
    Fu così che il giovane adepta si mise ad apprendere quanta più conoscenza potesse impratichendosi sempre di più verso l’illuminazione.
    Ichigo divorò una quantità enorme di libri leggendoli tutti dal primo all’ultimo addestrandosi nelle antiche arti arcane insieme agl’altri adepti come lui.
    Passavano i mesi, o almeno così credeva, ed il Kurosaki percorreva la via traccia dal Dottor Strange quanto più fedelmente possibile.
    In un certo senso era come se Ichigo finalmente avesse trovato ciò che ricercava da tempo. Per la prima volta si sentiva in pace con sé stesso tanto che il suo stesso animo era in uno stato di quiete assoluta.
    La giornata tipo del rinnegato era composta da sessioni interminabili di allenamenti intervallate da meditazioni oniriche. Strange gli aveva persino consigliato alcune letture molto antiche ed in tutta risposta Ichigo era riuscito a comprenderle facendo suoi gli insegnamenti di quei vecchi tomi.
    Si poteva dire che il Kurosaki stava maturando e sviluppando una nuova visione del mondo e soprattutto di sé stesso. Da impulsivo stava diventando riflessivo. Sempre pronto a chiedersi il perché delle cose.*

    °Interessante questo Libro dei Vishanti. Un po’ particolare, ma interessante.°

    *Fu proprio al termine della sua ultima sessione di meditazione che il rinnegato venne richiamato dal Dottor Strange. Il mentore voleva parlare con l’ultimo arrivato ed assegnargli una missione alquanto particolare e delicata. Era la prima volta, da quanto Ichigo aveva raggiunto il Kun’lai, che gli veniva affidato un incarico difficile e a detta di alcuni impossibile per le sue capacità.

    Una volta portato a termine l’incarico il giovane adepta venne riconosciuto da tutti i discepoli e da Strange in persona con il titolo onorifico di “Alto Templare” dell’Ordine tanto che tutti gli mostravano il rispetto dovuto al suo rango.*

    Ora ufficialmente fai parte dell’Ordine Ichigo. Va a Sydney. Li troverai un Sanctum Sanctorum della nostra fazione. Probabilmente non ci sarà nessuno, ma è da lì che operiamo nel mondo terreno. Ciò che ti chiedo non è facile, ma desidero che tu raccolga tutti coloro che li riterrai degni ad entrare nell’Ordine e li guidi verso il Fine Ultimo.

    Lo farò ... maestro.

    *Dopo aver disquisito ulteriormente con Strange sui dettagli del suo compito il Kurosaki si mosse verso un varco dimensionale appositamente creato per lui per ritornare alla realtà terrena.
    In cuor suo Ichigo si sentiva un poco malinconico nel dover abbandonare il Kun’lai, ma quel distacco era necessario. I suoi doveri di Alto Templare lo attendevano a Sydney.
    Fu così che il passo del giovane dall’arancio crine venne mosso in direzione del portale e solo dopo esservisi addentrato la sua figura venne avvolta da una bianca e calda luce.*
  3. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    °E’ più facile a dirsi che a farsi.°

    *Fu quello l’unico pensiero che attraversò la mente del giovane rinnegato quando si ritrovò ancora nel bel mezzo del nulla australiano alla ricerca del famigerato Kun’lai.
    Probabilmente ogni pronostico era a lui sfavorevole, ma il giovane dall’arancio crine non avrebbe rinunciato per così poco.
    Fu proprio nel momento dello sconforto che Ichigo decise di fermarsi un attimo a meditare, all’ombra di un arbusto selvatico, in maniera tale da recuperare le forze ed anche le idee. Certo immerso nell’arsura australiana, in pieno giorno, era alquanto difficile concentrarsi, ma per il rinnegato era necessario. Solo così, almeno credeva e sperava, avrebbe raggiunto l’illuminazione necessaria per proseguire.
    Molti si sarebbero arresi alla prima difficoltà, ma non il Kurosaki. Lui era determinato a proseguire quel cammino che aveva deciso d’intraprendere di sua spontanea iniziativa. Dopo tutto il ragazzo stesso si sentiva a disagio in quel mondo sconvolto dall’Eterno Conflitto. Bramava, quasi in maniera ossessiva, di raggiungere uno stato d’animo di quiete che solo l’illuminazione poteva fornirgli.*

    Tenebra e Luce devono sempre esistere. L’una non può vivere senza l’altra.

    *Improvvisamente una voce estranea al rinnegato si stagliò nella sua mente. Chi poteva celarsi dietro a quel verbo? Il Kurosaki non capiva, ma si sforzava sempre di più a comprendere ciò che quelle parole volessero realmente significare.
    Fu proprio allora che Ichigo si rilassò completamente abbandonando ogni preoccupazione, ogni senso di sofferenza distaccandosi completamente dal resto del mondo. Tutto in quel preciso istante divenne superfluo. Nulla alterava la di lui mente tanto che quest’ultima iniziò a peregrinare come aveva fatto in passato. Non in maniera confusionaria, ma controllata e ferma. Era Ichigo stesso padrone della sua mente.

    Vide molte cose, importanti e non importanti. Tutte avevano però lo stesso valore per il rinnegato tanto che una volta sveglio comprese solo in quel momento cos’era necessario compiere per trovare la meta tanto agognata.
    Messosi in posizione eretta il Kurosaki manifestò una parte del suo incredibile potere per poi richiuderlo nel palmo della mano destra che con un gesto tanto delicato quanto innaturale della stessa l’oscuro potere venne lasciato cadere a terra come se fosse della limpida acqua cristallina.*

    Offro il mio potere e la mia esistenza all’Ordine.

    *Quel di lui verbo venne accompagnato da un rombo come se un violento temporale si sarebbe abbattuto di lì a pochi minuti.
    Così non successe, ma accadde qualcosa di incredibilmente inspiegabile secondo le leggi mortali.
    Davanti al rinnegato si aprì un varco dimensionale, sicuramente non partorito da lui, ove al suo interno si poteva vedere ciò che era dall’altra parte. Un imponente palazzo contornato da alberi di pesco sempre in fiore si stagliava proprio oltre quella porta tanto che il Kurosaki rimase sbalordito e nello stesso tempo impressionato.
    Finalmente lo aveva trovato, il Kun’lai. Quel loco surreale si stagliava dinnanzi a lui ed era come se lo esortasse ad entrare.
    Timoroso era Ichigo. Non sapeva cosa fare, o meglio cos’era veramente giusto compiere. Un sorriso si dipinse lievemente sul di lui volto.*

    Ho trovato il Kun’lai, fermato il mio animo inquieto ed ora eccomi giunto alla fine del mio viaggio. Senza alcuna idea di cosa fare eheh

    E’ piuttosto semplice. E tuttavia difficilissimo.

    *Ancora quella voce nella mente del rinnegato, ma solo dopo aver udito quel verbo il Kurosaki seppe cosa fare.
    Fu così che muovendo il passo risoluto verso quel portale Ichigo acquisì la determinazione necessaria per varcarlo. Nel di lui cuore non vi era più alcun dubbio. Non sapeva quanto tempo sarebbe servito per compiere quel viaggio, ma era certo che ne avrebbe tratto un enorme vantaggio. Vantaggio che probabilmente gli avrebbe concesso la forza sufficiente per fermare il Male dell’Apocalisse e salvare coloro che amava.*
  4. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Raggiungere l’illuminazione non è un percorso facile. Molti impiegano anni per cercare anche solo di scorgerla appena e non sempre riescono nell’impresa.
    Forse era proprio questo che il rinnegato stava cercando, l’illuminazione, ma con evidenti difficoltà.
    Dopo tutto in quel preciso instate si trovava in un loco sperduto del deserto australiano con la mente che errava oltre i confini dello spazio e del tempo.

    Quello che può essere un semplice gesto per l’uomo dall’arancio crine fu un’impresa colossale. E cosa doveva compiere? Svegliarsi dal suo torpore.
    Ichigo con molta fatica si svegliò dal suo viaggio onirico con la testa che non gli doleva più. Il dolore era “magicamente” sparito, ma non aveva idea di quanto tempo era trascorso dall’ultima volta che aveva scrutato il mondo circostante.
    Si sentiva incredibilmente leggero ed in forma smagliante, ma non voleva alzarsi da quel comodo giaciglio.
    Solo dopo qualche minuto si mise a sedere constatando che si trovava ancora in quel bizzarro accampamento di fortuna e stranamente era solo. Quello che per lui era il “salvatore” non era presente al momento del risveglio e la cosa sconsolò un poco il ragazzo. Dopo tutto voleva ringraziare quello sconosciuto in maniera congrua, ma di lui non vi era traccia.*

    °Chissà che fine ha fatto?°

    *Assalito un poco dal dubbio il Kurosaki si mise in piedi osservando il paesaggio circostante. Era proprio vero, non aveva la più pallida idea di dov’era finito. Si era completamente perso. Certo la cosa non costituiva un grosso problema, ma sapere in che razza di posto era finito poteva essere un buon punto per un nuovo inizio.

    Improvvisamente qualcosa attirò l’attenzione del rinnegato alle sue spalle in quanto si era manifestata, così dal nulla, una sconosciuta presenza.
    Guardingo ed all’erta il ragazzo era pronto a scattare in caso di pericolo, ma la tensione scemò rapidamente quando Ichigo si accorse che quella presenza altro non era che lo stesso individuo che nel “dormi-veglia” lo aveva assistito salvandolo da una fine certa.
    Fu così che rilassandosi il Kurosaki constatò che a prestargli soccorso era un uomo alquanto minuto di statura ed abbigliato da stracci e foglie, come un vero e proprio uomo selvaggio. Quest’ultimo gli rivolse un sorriso sdentato senza proferire alcun verbo al quale il rinnegato rispose con un cordiale segno di apprezzamento chinando leggermente il capo.
    Quello fu l’unico gesto dello sconosciuto rivolto al rinnegato. Successivamente il primo iniziò ad armeggiare con qualcosa che aveva rimediato nel deserto immergendo totalmente la sua attenzione in ciò che faceva. Incuriosito il Kurosaki volle osservarlo in silenzio per capire cosa stesse compiendo quell’uomo.
    Passarono circa una decina di minuti prima che il “selvaggio” scrutò il guerriero con fare interrogativo ed un poco sorpreso.*

    La ringrazio per avermi salvato.

    *Fu questo il verbo del rinnegato, ma quel breve dialogo si dissolse nell’etere forse per un problema di comprensione. Forse il misterioso salvatore non comprendeva le parole di Ichigo.
    Poteva essere un problema quello, ma facilmente venne superato in quanto il rinnegato non si perdette d’animo e con quell’uomo instaurò una comunicazione basata sui gesti, gesti abbastanza rudimentali, ma utili per riuscire a trovare un piccolo compromesso.

    Trascorsero un paio di giornate da quando il rinnegato si era destato ed in compagnia di quel misterioso salvatore Ichigo aveva appreso che era rimasto svenuto per una decina di giorni, cosa che abbastanza lo sorprese.
    Fu proprio durante la terza notte che l’uomo dall’arancio crine ebbe una sorta di visione ove sognò d’essere in un loco abbastanza surreale chiamato, nel sogno, Kun'lai. Esso aveva l’aspetto di un imponente palazzo contornato da alberi di pesco sempre in fiore.
    Di per se era un sogno abbastanza piacevole per il Kurosaki e non vi badò troppo, ma quando provò a spiegarlo al suo salvatore questi rimase sorpreso ed allo stesso tempo stranito. In un certo senso era come quest’ultimo sapesse a cosa il ragazzo si riferiva e voleva che Ichigo raggiungesse quel posto che per lui esisteva veramente. Dal canto suo Ichigo rimase stupito nel notare come l’uomo vicino a lui fosse cambiato completamente. Era come se non lo volesse più al suo fianco e lo esortava a partire ripetendo sempre “Kun'lai” indicando l’orizzonte e con precisione maniacale.
    Fu così che, un po’ per costrizione e un po’ per curiosità il Kurosaki raccolse le sue poche cose per poi partire alla volta dell’ignoto, ma con una metà ben precisa in testa, il famigerato Kun'lai.*
  5. .

    YJQNqxC
    Legenda
    *narrato* -- parlato Zhao Yun -- °pensato Zhao Yun° -- parlato d'altri

    *Vi siete mai chiesti dove finiscono le anime trapassate dei defunti? Molti credono che finiscono in Paradiso ed altri suppongono che precipitano all’Inferno. Ecco è proprio in questo loco che tutto ha inizio. Un inizio del tutto inaspettato per il campione avernale chiamato Morte. Dopo tutto il mascherato guerriero era abituato a ricevere gli incarichi da messi inviati dal Sommo Hades, ma così quel giorno non avvenne.
    Non che allo spettro importasse qualcosa delle “formalità”, ma quel giorno una lettera gli era stata consegnata da quella che aveva tutta l’aria d’essere una creatura informe che si palesò dal nulla dinnanzi alla sua figura. Subito Morte fu in procinto di farle rimpiangere quello che lui considerava un affronto, ma poi qualcosa in lui lo fece tornare sui suoi passi. Nemmeno il trapassato comprendeva il motivo di tale gesto. Forse la noia o la curiosità verso quel mistero. Dopo tutto nella lettera era riportato il fatto che dei mortali stavano cercando l’ingresso per raggiungere proprio il Regno avernale e questo poteva essere un problema.
    Fu così che lo spettro mascherato mollò tutti i suoi incarichi, non che ne avesse di urgenti e particolari, per manifestarsi non troppo distante dal loco ov’era situata l’abitazione del mandante della lettera che aveva ricevuto poc’anzi.*

    °Sarà meglio che non sia una burla o l’Averno avrà nuove anime stasera.°

    *Vi era troppo mistero per essere uno scherzo, ma il non morto voleva indagare un poco almeno così facendo aveva qualcosa da compiere. In fin dei conti all’Inferno non vi era poi molto movimento in quel periodo e proprio per questo Morte trascorreva le sue giornate nell’ozio più totale. Anche a tormentare le nuove reclute non gli procurava più molto divertimento.

    Una volta raggiunta l’abitazione il trapassato si mosse verso l’uscio picchiandolo con vigore. In fin dei conti era stato semplice per lui trovare quella casa. Era l’unica dal quale usciva del fumo dal comignolo. Tutte erano deserte e prive di vita. Dopo tutto l’Apocalisse aveva fatto il suo corso anche in quella regione africana dominata degli Eserciti della Fine.
    Bussò ancora il non vivo alla porta ed ecco che una piccola fanciulla dai capelli color azzurri lo fece entrare in maniera molto sbrigativa nella casa.
    Fu una sorpresa per lui nel constatare che non era l’unico ad aver risposto all’invito di quella che pareva una vecchia signora, o meglio una vecchia strega. Dopo tutto il mobilio e l’aspetto di Madame Adeline ricordavano proprio quello di una fattucchiera.*

    °Che strano? Eppure nessuno mi aveva detto che anche quell’idiota piccione pazzo avrebbe partecipato. Che sta succedendo?°

    *Era proprio vero. All’interno della casa vi era l’angelo che Morte era stato mandato a recuperare qualche tempo prima. Un di lui torvo sguardo si mosse da Asura all’uomo sconosciuto dall’arancio crine. Chi era quel tipo dall’aspetto così minuto, ma dalla presenza così imponente e devastante. In un certo senso il trapassato era in soggezione dalla presenza di quello sconosciuto. Era come se lo temesse. Probabilmente era per il semplice fatto che non sapeva chi era veramente quell’uomo.

    Tutto prese una piega molto bizzarra dopo che Madame Adeline narrò la storia ed il motivo per il quale convocò quei tre figuri. Dal canto suo Morte non era poi molto interessato alla faccenda, ma desiderava lo stesso andarci in fondo. Il suo curioso istinto era in fermento. Voleva capire cosa realmente si nascondesse dietro alla chiamata della vecchia strega. Il trapassato percepiva che molti dettagli non erano stati palesati volutamente, ma allo stesso tempo cercava di mostrarsi il più cordiale possibile. Certo gli costava moltissimo a non distruggere nulla, ma doveva farlo per non scatenare un putiferio in quel piccolo angolo di tranquillità che si era creato in quella piccola ed angusta dimora.*
  6. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Attimi di incredibile imbarazzo veleggiavano tra il rinnegato e la splendida fanciulla dal rosso crine. I loro sguardi erano come pietrificato l’uno nell’altro tanto che tutto il resto non aveva più importanza. Dal canto suo Ichigo si sentiva molto in imbarazzo per ciò che stava accadendo. Certo era necessario dato che aveva soccorso la splendida donna evitandola la caduta.
    Il di lui corpo era sotto quello di lei e poteva dolcemente sentirne le sinuose forme tanto che involontariamente le braccia del ragazzo cinsero un poco di più il corpo di lei per non lasciarla andare.
    Che fosse vittima di un sortilegio questo il rinnegato non poteva saperlo, ma inesorabilmente si sentiva attratto da lei come mai era successo prima con altre donne. Certo non che il Kurosaki avesse avuto chissà quali avventure, ma la situazione era completamente diversa.

    Fu un sollievo apprendere da lei che non s’era fatta nulla e questo rassicurò l’uomo tanto che per un istante la lasciò andare. Dal canto suo Ichigo si sentiva fortemente in imbarazzo, ma gli piaceva stare a stretto contatto con la ragazza. Era come attratto sia fisicamente che mentalmente da lei. Da una parte sentiva come se volesse possederla in maniera molto selvaggia, mentre dall’altra percepiva che doveva cercare di resisterle il più possibile.
    Percepiva la di lei testa appoggiata al suo petto come se volesse ascoltare il ritmo cardiaco per rilassarsi e ritrovare un poco di pace e serenità.*

    °Datti una regolata ... idiota ... pensa ad altro.°

    *Bastò solo un momento e tutto cambiò. Nel senso che nuovamente i due sguardi s’incontrarono nuovamente, ma in quell’istante vi era qualcosa di diverso. Qualcosa al quale il giovane uomo non sapeva più resistere. Tutte le sue fermezze caddero quand’ella, guardandolo in maniera lasciva e maliziosa, gli ordinò di baciarla proprio su quelle soffici labbra che erano a pochi centimetri da quelle del rinnegato.
    Senza poter in qualche modo controbattere Ichigo mosse il capo per avvicinarsi al suo e donarle ciò che più ella desiderava.
    Quello fu un bacio carico di passione e desiderio. Una mano delicatamente si posò sul di lei capo premendola gentilmente per fare in modo che non si potesse tirare indietro da quel magico e carnale abbraccio.
    ofvVR2d
    La di lui mente si svuotò completamente. Gli pareva di toccare il cielo con un dito da quando le sue labbra si erano posate su quelle di lei. Non capiva più nulla Ichigo. Desiderava solamente baciarla ed amarla per poi ubbidire ed assecondare ogni suo desiderio. Ormai il Kurosaki era sotto l’influsso della bella donna dal rosso crine tanto che non bramava altro ch’ella gli esprimesse qualsiasi richiesta che lui l’avrebbe esaudita seduta stante.*

    °Oh Kaori ... mia bellissima Kaori ... mai fui più lieto che tu mi ordinassi tale comando.°

    *La mente del Kurosaki era completamente annebbiata dal volto della rossa. Desiderava lei più di ogni altra cosa tanto che continuava a baciarla con una passione travolgente da quanto desiderio esprimeva. Ogni centimetro del maschio corpo desiderava quello della ragazza e fu proprio in quel vortice d’emozioni e passione che lui si mosse rotolando sul letto per finire sopra di lei bloccandola con il suo dolce peso.
    Il di lui sguardo era fisso su quello di lei quando si staccò per qualche istante dalle sue labbra per riprendere fiato. Nel frattempo la mano su capo si era insinuata tra i rossi capelli s dolcemente l’accarezzava per poi sfiorarle dolcemente la parte destra del collo e solo dopo qualche altro attimo riprese a baciarla con tanta passione e desiderio.*
  7. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Inferno. Un nome un programma. Molti dicono che sia la realtà in cui esistono, altri il loco ove andranno una volta trapassati. E’ forte la credenza popolare su quel posto. Molte culture lo definiscono in un modo, altre in un altro. Quale sia la verità non ha importanza dato che prima o poi ogni essere dovrà percorre la via avernale per purificare la propria anima.

    Quel giorno il rinnegato era nel suo “posto sicuro” a meditare. Quel loco non era altro che la proiezione mentale di un ciliegio sempre in fiore circondato da un campo innevato e sotto le sue fronde vi era un meraviglioso prato smeraldino. A dir la verità li era la mente del Kurosaki, il suo corpo era seduto a terra sopra un cocuzzolo che sovrastava una pianura ormai priva di vegetazione per via dell’Apocalisse che aveva sconvolto tutto il paesaggio circostante.
    Il giovane combattente aveva appreso la via della meditazione dal suo mentore per placare il suo animo turbato ed inquieto. Dopo tutto Ichigo non aveva ancora trovato la sua vera strada da intraprendere, ma con non sapendolo l’aveva già imboccata. Sapeva cos’andava fatto, ma gli mancavano ancora i mezzi necessari per compierlo.
    Da quant’era diventato un membro effettivo dell’Ordine gli era stato affidato un incarico da portare a termine. Il mittente della lettera era una certa Madame Adeline. Di lei il Kurosaki non sapeva nulla e per questo gli era stata affidata la missione di indagare sulla sua richiesta. Perfino il suo mentore ignorava le reali intenzioni di quella misteriosa donna, ma dopo tutto se era richiesto il loro intervento l’Ordine non si sarebbe di certo tirato indietro.
    Fu così che il rinnegato si mosse alla volta del loco ove si trovava la di lei abitazione, ma il suo passo in quell’istante era immobile dato che era intento nella meditazione.*

    °Cosa dovrei fare veramente? Avrò compiuto la decisione saggia a diventare ciò che sono ora? Dopo tutto l’Apocalisse non accenna ad arrestarsi. Cosa posso fare con le mie sole forze?
    ...
    Sarà meglio muoversi ora o farò tardi all’appuntamento.°


    *Una volta in piedi il Kurosaki mosse il suo passo nella direzione dell’abitazione della misteriosa signora. Fortunatamente le indicazioni erano abbastanza precise in quanto si trovava in una remota regione africana e proprio in quel continente il rinnegato s’era fermato a meditare. Aveva concluso ed era pronto a muoversi. Non diede molto bado al paesaggio circostante in quanto lo conosceva molto bene, o meglio le zone devastate dall’Apocalisse erano pressoché similari le une alle altre.
    Non gli ci volle molto tempo a giungere nei pressi della proprietà della vecchia Adeline. Fu anche semplice individuarla dato che era l’unica dalla quale usciva del fumo dal camino in quanto le altre case del villaggio erano state abbandonate da tempo, lo si poteva notare dai segni delle intemperie e della desolazione.

    LevyXXMcGarden.128.286131
    Arrivato alla soglia il Kurosaki non perse tempo e senza esitazioni bussò alla porta per farsi annunciare. Al suo “richiamo” rispose una giovane ragazza dai capelli azzurri che lo accolse rapidamente con un “benvenuto” abbastanza brusco facendolo accomodare nel salotto ove proprio si trovava Madame Adeline.
    La stanza dove si trovava la vecchia signora era abbastanza lugubre quanto l’antro di una strega. Alle pareti erano appesi quadri raffiguranti scene abbastanza forti ed il mobilio richiamava alla mente pittoreschi luoghi ove si preparavano pozioni di ogni sorta. Tutto quello spazio dava l’idea d’essere vecchio ed antico come il foglio ingiallito che era stato posto all’attenzione del Kurosaki e di quelli che probabilmente sarebbero stati i suoi compagni d’avventura.
    kNkrfGC
    All’interno di quel manoscritto si poteva leggere spiegazioni pressoché verosimili sull’avernale Regno. Molti erano scrittori noti al rinnegato, altri no.
    Dopo aver potuto apprendere qualcosa che aggiungeva altro mistero alla faccenda Madame Adeline prese la parola con fare grave e pesante. Dopo tutto l’età avanzata si percepiva anche dalla voce. In fin dei conti non si vedeva poi molto del suo aspetto da sotto quel capo d’abbigliamento spuntava solo il lungo naso e le ossute mani.
    Un respiro profondo si frappose tra il verbo della vecchia padrona di casa e proprio quando stava per riprendere a parlare venne interrotta dalla ragazza dai capelli azzurri che le chiedeva del the appena fatto.
    Dal canto suo il Kurosaki rimase sorpreso nel vedere come il clima, se pur grave, era tranquillo e sereno. La pace regnava in quell’antro di strega a tal punto da renderla pacifica.
    Di certo ad osservare i due compagni d’avventura il rinnegato rimase sorpreso che avevano risposto alla chiamata un angelo ed un demone. Era diffidente nei loro confronti, ma in quel momento non percepiva ostilità dai loro modi di fare. Uno era semplicemente pazzo, mentre l’altro abbastanza lugubre con quella sua ossuta maschera che gli celava le reali fattezza del volto.

    Fu sempre la ragazza dai capelli azzurri ad interrompere il silenzio che si era venuto a creare. Cordialmente invitò gli ospiti a prendere anche loro una tazza di the e dei biscotti per poi presentarsi con il nome di Iruka, nipote di Madame Adeline. Dal canto suo il Kurosaki fu lieto di servirsi un poco di quella bevanda in segno di riconoscenza verso quella fanciulla gentile.
    Nuovamente la padrona di casa richiamò a se l’attenzione invitandoli a sentire la storia che avrebbe raccontato loro. affermò che il manoscritto di poco prima faceva parte del diario di suo nonno il quale cercava le porte dell’Inferno per chissà quale arcano motivo.*

    °Le porte dell’Inferno? Probabilmente avrà cercato nel posto sbagliato.°

    *Un sussulto appena accennato ebbe il rinnegato. Dopo tutto lui un tempo aveva varcato quelle soglie per salvare una persona a lui cara, ma si tratta di una cosa che avvenne parecchio tempo addietro. Ancor prima della venuta dell’Apocalisse. La di lui mente fu per qualche istante rapita dai ricordi e tristi pensieri, ma subito si ridestò per leggere l’ultima pagina del taccuino appartenuto allo zio della fanciulla.
    Quella gravosa pagina parlava di una sorta di faida familiare. Di qualcuno che aveva seguito la luce e di qualcun altro le tenebre.
    La lettura era abbastanza gravosa e non di facile comprensione tanto che nonna e nipote lasciarono i loro ospiti il tempo necessario per leggere attentamente ogni singolo verbo per capire meglio ciò che vi era scritto. Dal canto suo il Kurosaki era sorpreso e faticava un poco a comprendere il reale motivo della sua presenza. Ignorava ancora quale fosse la sua vera missione. Ipotizzava ad un salvataggio o allo sterminio di qualche diavolo che tormentava quella famiglia, ma probabilmente lo avrebbe scoperto tra qualche minuto, o meglio dopo che il silenzio fosse cessato per mano di Madame Adeline.
    Fu così che pieno di quesiti il rinnegato rimase anche lui in attesa che la vecchia signora proferisse verbo. Lui non avrebbe domandato nulla in quanto non era necessario anticipare il naturale corso degl’eventi.*
  8. .
    Nome PG: Kurosaki Ichigo
    Link scheda: Link

    Nome 2° PG: Death
    Link scheda: Link
  9. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Ormai non vi era più dubbio alcuno per la rossa. Era un angelo e la prova erano le evidenti cicatrici sulle sue scapole. Dal canto suo il Kurosaki non si sorprese della di lei reazione nel venir a conoscenza che in passato era un angelo di Zeus, ma si meraviglio di quello che accadde dopo il suo avventato gesto di sfiorarle la schiena per sbaglio.*

    °Ma che le prende?°

    *Rimase sbalordito il giovane rinnegato tanto che il verbo non voleva uscire dalle sue labbra. Si sentiva come incantato dalla celestiale fanciulla che aveva dinnanzi. Era come se in qualche modo il di lui gesto avesse risvegliato qualcosa che la bellissima ragazza aveva dimenticato.
    Il giovane combattente non si capacitava di quello che stava accadendo. Era come se fosse caduto come una pera cotta non capendo più nulla. Si sentiva un poco attratta da lei come se inconsciamente ella gli avesse scagliato contro una sorta d’incanto, ma probabilmente non era così visto che l’effetto durò per solo per qualche istante.
    Scosse il capo un attimo il giovane uomo osservando la splendida fanciulla avvicinarsi un poco alla sua figura affermando d’avere forse la febbre. In fin dei conti poteva anche essere vero. Dopo tutto aveva le spalle scoperte e dalla finestra della camera entrava una leggera brezza fresca.
    Fu proprio quand’ella si mosse che accadde qualcosa che necessitò il di lui intervento. Infatti il moto di lei vacillò a tal punto che perse l’equilibrio iniziando una rovinosa caduta proprio verso il letto. Poco male, magari cadeva sul morbido, ma il ragazzo si mosse rapido per prestarle soccorso cercando di abbracciarla per farla finire su di lui.*

    Tutto bene?

    *Fu l’unico verbo che il Kurosaki espresse finendo nuovamente sul letto sotto al minuto corpo della bella rossa. Il di lui sguardo ricercò quello di lei nella speranza di trovare qualche affermazione positiva che lo rincuorasse dal fatto che non si fosse fatta nulla.
    Rimase li il rinnegato a fissare Kaori avvolgendola in un abbraccio tanto dolce quanto tenero. Non comprendeva come mai provasse qualcosa di così intenso per lei, ma era chiaro che se aveva osato troppo l’avrebbe lasciata andare e se ne sarebbe addirittura uscito dalla stanza se lei gliel’avrebbe domandato.*


    OT Perdona la brevità del post e se non va bene provvederò a sistemare e correggere. /OT
  10. .
    Link Marzo 2017 (Nuovo messaggio di spam)
    Up 1 volta al giorno (24 ore):
    http://legionerrant.forumcommunity.net/?t=59671684

    Up ogni 2 giorni:
    http://opf-italia.forumfree.it/?t=73833852

    Up ogni 3 giorni:
    http://redanimedatabase.forumcommunity.net/?t=59671773

    Up illimitato:
    //
  11. .
    *mangia una fetta e le porge il resto della torta*
  12. .
    TANTISSIMI AUGURI di BUON COMPLEANNO KAORI

    :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: toot toot












    P.S. Perdona il ritardo
  13. .

    sCm5vQf
    Legenda
    *narrato* -- parlato -- °pensato° -- parlato d'altri

    *Realtà o immaginazione? Cosa sono effettivamente queste due “entità”? L’una discerne l’altra e viceversa.
    Qualcuno afferma che esiste un modo per comprendere entrambe, ma solo pochi sono in grado di trovare la giusta sentenza. In molti hanno tentato, ma o hanno fallito o si sono smarriti lungo il sentiero che era stato loro tracciato. Dopo tutto bisogna essere molto cauti a procedere su di un cammino oscuro del quale non si conoscono i limiti.

    Erano giorni che il ramingo rinnegato si aggirava solitario, come un’ombra nella notte più tetra, per un loco indefinito dell’Australia. La sera era inoltrata ed il di lui passo era stanco e senza esitazioni continuava il suo peregrinare. Nemmeno il Kurosaki comprendeva ciò che lo aveva spinto in quel continente, l’Oceania, terra dei canguri e della bella vita. Forse cercava qualcosa che nemmeno lui sapeva. Forse una risposta alle sue innumerevoli domande o un posto dove sentirsi parte di qualcosa. Nulla di tutto ciò era chiaro all’uomo dall’arancio crine provato dalle fatiche del suo malessere.
    In quel momento Ichigo non sapeva che farsene di tutta la sua forza e di tutta la sua potenza. In quell’istante era semplicemente un uomo turbato sia dal passato che dal presente. Si sentiva in un vortice insormontabile tanto da non scorgere minimamente ciò che lo circondava.
    Il nulla più totale, una desolazione sconfinata data dall’immensità del deserto australiano e da ciò che stava provando interiormente.
    JEH1wXG
    Che si fosse perso o sapesse veramente dove stesse andando era un mistero, ma il suo incedere pareva pesante e privo della luce che gli era balenata nello sguardo quando aveva prestato soccorso ad un’amica. Il Kurosaki si sentiva un peso sullo stomaco tanto che la fame era sparita come la sete. Si sentiva un guscio vuoto, sballottato di qua e di la dal turbine della vita.
    L’unica cosa certa in quel mare d’inquietudine era solo una cosa. La “fame di conoscenza”. Si poteva dire che il rinnegato era assetato di comprendere cosa stava veramente accadendo al mondo. Da quand’era giunta l’Apocalisse tutto era cambiato. A nulla i suoi sforzi congiunti al resto delle armate mortali erano serviti ad arrestarla. Pareva inarrestabile. Ove il suo occhio si posava tutto veniva distrutto e mutato radicalmente. Era come se qualcuno avesse deciso che era giunta la fine per il genere umano, ma quest’ultimo si era aggrappato a qualsiasi cosa pur di sopravvivere.
    Così stava facendo Ichigo, si attaccava a quella “fame” pur di andare avanti, ma ormai era allo stremo delle forze. Poteva provare a proseguire, ma era veramente al limite.
    Fu così che un sordo tonfo accompagnò il corpo del Kurosaki cadere a terra privo di sensi in mezzo al nulla più sconfinato del deserto australiano.*

    Voce fuori campo: E’ così che vuoi finire? Avanti c’è molto da fare.

    *Improvvisamente una voce destò il giovane moribondo. Non gli era familiare quel suono, o forse si. La cosa in quel momento non era importante.
    Fu così che il rinnegato a fatica si mise a sedere notando che si trovava in un loco completamente diverso da quello dov’era svenuto. Era su un giaciglio di fortuna accanto ad un fuoco. Quel posto aveva tutta l’aria d’essere un minuscolo accampamento atto ad ospitare una massimo due persone.
    La testa gli doleva terribilmente al giovane Kurosaki tanto che la vista era alquanto annebbiata. Il ragazzo si sentiva ancora privo di forze tanto che si sdraiò nuovamente.Solo dopo qualche istante si accorse di una presenza poco distante da lui. Una persona gli dava le spalle intento a compiere chissà quale azione.*
    gsRgIgV

    Ehi ... ehi ... tu ... che stai facendo?

    *L’unico verbo fu quello che espresse il rinnegato tra un colpo di tosse e l’altro. Era strano. Anche quell’insignificante gesto gli provocò un tremendo fastidio alla gola. Ichigo portò involontariamente una mano al collo per massaggiarselo un poco per cercare di schiarirsi la voce.
    Purtroppo la vista era ancora un poco annebbiata, ma abbastanza buona da poter vedere che la persona che gli dava le spalle lo aveva raggiunto con qualcosa in mano che emanava un odore veramente nauseabondo.
    Non ce la fece il rinnegato a sopportare quel fetore che i suoi sensi lo abbandonarono nuovamente rispedendo la sua mente ad errare oltre i confini dello spazio e del tempo in un viaggio onirico talmente assurdo da scombussolare qualsiasi individuo.*
  14. .
    Ci sono con entrambi i miei personaggio, sia con Ichigo sia con Morte, ... se posso ^_^
  15. .

    Narratore
    8I2Gcon
    A nulla servono le tue parole. La misteriosa figura si dilegua rapidamente.
    Forse il tuo è un gesto involontario, quello di seguirlo, e probabilmente speri che catturandolo molti dubbi e quesiti possono essere svelati. Purtroppo quello non è facile da prendere.
    La figura incappucciata, avvolta da un cupo e logoro mantello, si muove agilmente per le strade della cittadina. Nulla si percepisce da lui e provando a sondare le tracce di potere non si avverte nulla. Pare che stia mostrando una prodezza atleta impressionante.
    Fatichi a stargli dietro e qualche volta riesci a seguirlo solamente con lo sguardo, ma comunque a quell’essere stai dando del notevole filo da torcere.

    Improvvisamente lo vedi imboccare un vicolo e solo dopo qualche istante si scopre essere cieco. Tutto lascia presagire che non abbia più alcuna via di scampo tanto che il suo moto pare arrestarsi completamente dandoti le spalle.

    Tu credi d’aver capito tutto, ragazzina, ma non è così. Il Maestro ha architettato tutto in ogni minimo particolare.

    La voce che si espande nell’etere è fredda, trasuda malvagità ed è accompagnata da un respiro affannoso quasi malaticcio. Per di più tali parole sono accompagnate da un solo e semplice gesto.
    Quella figura si volta lentamente, in maniera quasi innaturale, rivelandoti quello che a prima vista potrebbe essere il suo volto realmente, ma osservandolo attentamente si può facilmente comprendere che si tratta di una maschera.

    C’è voluto un po’ per trascinarti in quel vicolo e prima che tu possa rispondere la risposta è “Sì”. Quel tizio è morto per mano mia, o meglio, così il Maestro ha deciso.

    Alcune questioni vengono svelate, ma altre si aggiungono a quelle non risolte. Tipo quel “Maestro”. Chi è o perché ha commissionato la morte di quel benefattore? Una cosa è certa. L’assassino che hai di fronte pare aver un certo timore del suo mandante. Infatti se si percepisce bene si riferisce a lui con molta riverenza e devozione.

    Signorinella è un peccato che dobbiamo separarci, ma il Maestro non tollera i contrattempi. Ricorda una cosa però. Lui sa tutto e vede tutto. Nulla può sfuggire al suo occhio morto e cosa più importante ... la Morte sta arrivando.

    GnWsO5R
    Quelle ultime parole sembrano trasudare di freddo e gelo. Senza che tu possa fare qualcosa per fermarlo il tizio balza indietro ed improvvisamente la sua figura inizia a svanire come se fosse un’immagine riflessa in uno specchio d’acqua e per ultimi a scomparire sono proprio quegl’occhi rossi che potevano incutere un certo timore.
    In brevissimo tempo ti ritrovi da sola e con tantissimi dubbi insoluti. Che la missione sia finita così? O c’è qualcos’altro da svelare? Quel che è certo è che hai una sorta d’identikit dell’assassino. Uomo alto circa un metro e novanta, magro ed atletico. In volto porta una maschera simile a quella di uno scheletro e i due rossi occhi luminosi sovrastano qualsiasi altro dettaglio. Il corpo è abbigliato da scure vesti ed il mantello, con tanto di cappuccio, lo protegge egregiamente da occhi troppo curiosi.

    Purtroppo la missione è giunta al suo termine, forse non come vorresti. Non ti resta che una cosa da compiere. Fare rapporto ai tuoi superiori ed andare avanti. Può essere difficile da accettare, ma la vita deve pur continuare. Magari in futuro avrai modo di riprenderti la tua rivincita.

    Note: Descrivi bene lo stato d’animo della tua pg e come si sente dopo quello che ha assistito.
    La quest è termina. Fai un post conclusivo e quando hai fatto richiedine la valutazione.
424 replies since 3/10/2007
.
Top
Top